Psicologia Giuridica e Mediazione familiare
1. PSICOLOGIA GIURIDICA
2. MEDIAZIONE FAMILIARE
La mediazione familiare offre un aiuto mirato in caso di separazione, facendo della collaborazione il perno essenziale per risolvere contese e far emergere le risorse necessarie in questa delicata fase.
Che cos’è la “mediazione familiare”?
1. – È un intervento specifico di aiuto alla coppia, da parte di un terzo qualificato e neutrale (il mediatore familiare), nel processo di separazione coniugale /divorzio.
2. – Ha come premessa principale il riconoscimento di una condizione di difficoltà, di disaccordo, di confusione e di impasse in cui i coniugi si trovano nell’affrontare la separazione.
3. – È utilizzabile in qualsiasi momento del processo di crisi/separazione:
nella fase della presa di decisione
nella fase legale
nella fase post-sentenza
durane il lungo processo di elaborazione psicologica del lutto
in occasione della revisione dell’affidamento dei figli etc.
4. – È un approccio alternativo alle procedure legali tradizionali basate sul sistema accusatorio, antagonistico e distruttivo e sulla soluzione giudiziale del conflitto.
5. – È un processo cooperativo e di negoziazione in cui il mediatore, mantenendo una posizione imparziale, si adopera per mantenere aperta la comunicazione tra le parti favorendo un processo di soluzione delle controversie e di raggiungimento di un accordo, nel rispetto del quadro legale esistente.
Perché rivolgersi alla “mediazione familiare”?
Perché non sempre una coppia riesce a gestire una crisi coniugale, una separazione o un divorzio in modo da limitarne il più possibile gli effetti negativi.
Perché una separazione/divorzio è un evento traumatico nel quale difficoltà concrete e cambiamenti drastici sul piano organizzativo si complicano con aspetti psicologici di forte entità.
Perché la rottura di un legame necessita di tempi di elaborazione ben più lunghi di quelli a volte precipitosi della separazione fisica. Ogni separazione è un “lutto” che porta con sé una dose di dolore che riguarda tanto chi la separazione la subisce, quanto chi in qualche modo per primo l’ha contemplata o ritenuta inevitabile o persino desiderata.
Perché il fattore più distruttivo in una separazione è il protrarsi nel tempo della conflittualità tra le parti: avvocati e tribunali spesso contribuiscono a creare, o comunque impediscono il disinnescarsi di contesti in cui i coniugi si combattono senza esclusioni di colpi, trattano questioni finanziarie e questioni affettive secondo una stessa logica rivendicativa, si accusano e calunniano reciprocamente anche su questioni minori che sarebbero risolvibili con un minimo di disponibilità.
Perché vittime passive della situazione sono sempre i figli, spesso coinvolti in diatribe accanite, sottoposti a forti conflitti di lealtà, a volte costretti in alleanze collusive con l’uno o l’altro genitore o eccessivamente responsabilizzati in comportamenti protettivi verso di essi.
Quali sono gli obiettivi concreti di una “mediazione familiare”?
Il raggiungimento di un accordo durevole tra le parti rispetto alle questioni controverse: gli aspetti economici e relativi al mantenimento, la divisione dei beni e delle proprietà comuni, l’affidamento dei figli e la gestione dei compiti educativi.
Un accrescimento dell’auto-responsabilizzazione degli ex-coniugi nella funzione genitoriale e nella riorganizzazione dei reciproci ruoli in funzione di un nuovo clima, più sereno, disteso, collaborativo, aperto al dialogo e alla soluzione dei problemi, nel quale i figli potranno trovare rassicurazione rispetto alla continuità dei vincoli affettivi.
Una crescita a livello personale dei due ex-coniugi (processo di empowerment) per superare vissuti di inadeguatezza, frustrazione e debolezza e il senso di fallimento totale nella propria vita di relazione. L’obiettivo è di riconquistare il controllo della propria vita e una prospettiva positiva rivolta al futuro.
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Possiamo inoltre valutare insieme la necessità di percorsi specifici come la mediazione familiare o interventi che utilizzino un approccio etnopsicoterapeutico.
Il Centro Thesis è disponibile a collaborare con colleghi o professionisti di altre discipline nella realizzazione di progetti o attività che richiedono un lavoro multidisciplinare e multi professionale.